La lavanda – Generalità, coltivazione e curiosità

Introduzione alla specie

La lavanda (Lavandula spp, Figura 1) è una pianta perenne della famiglia delle Lamiaceae ed è conosciuta principalmente per il suo profumo caratteristico. Il suo nome deriva dal latino “lavare”, in quanto durante il Medioevo era utilizzata come detergente. Il genere comprende 28 specie sempreverdi e rustiche. La pianta, che può essere alta da 50 cm a 1 metro, è caratterizzata da:

  • Radici principalmente legnose;
  • Foglie lineali o lanceolate (a forma di lancia), disposte in modo opposto, fragranti e di colore verde-grigio;
  • Fiori piccoli e profumati, con colorazione che può cambiare con la varietà, da viola a bianco.

Figura 1. Lavanda in fiore (Foto Elena Marone Fassolo)

Le esigenze della lavanda

La lavanda è una pianta che si adatta a diversi ambienti. I luoghi in cui si può trovare spontanea sono quelli declivi (coste e colline, con pendenze), con clima temperato o subtropicale, con terreni pietrosi e calcarei, e con esposizione a pieno sole. Differenti tipi di lavanda, però, sono resistenti anche a temperature più basse, come ad esempio la Lavandula angustifolia. La lavanda in generale può resistere bene a sbalzi termici anche importanti.

Questa pianta apprezza diversi tipi di terreni (Figura 2) prediligendo terreni ricchi di humus, fertili e senza ristagni idrici, che non sopporta bene. Tollera bene la siccità e preferisce luoghi ben ventilati. Può crescere fino ad altitudini superiori a 1000 metri sul livello del mare, ma dipende dalla specie.

Infine, la scelta della specie e varietà di lavanda più adatta all’ambiente dove si trova il nostro giardino, è determinante per la rigogliosità della pianta.

Figura 2. Campo di Lavanda in Provenza, Francia (Foto Elena Marone Fassolo).

Cura della lavanda

La lavanda è una pianta rustica che non necessita particolari cure, ma è importante conoscere le principali accortezze per avere un’arbusto sano e bello.

L’impianto

La semina della lavanda viene fatta in semenzaio, in autunno o nella primavera successiva a seconda delle condizioni climatiche. La propagazione può essere fatta anche tramite talea ma, in entrambi i casi, è necessario avere l’accortezza di far radicare al meglio la piantina prima di essere trasferita. Per il trapianto, è necessario fare una buca di pochi centimetri più profonda delle radici ed è importante garantire un buon contenuto di sostanza organica nel suolo. Nel punto dove si posiziona la lavanda, il terreno deve essere privo di erbe infestanti. Le annaffiature, soprattutto nel primo anno, devono essere regolari.

Operazioni colturali

Una volta che la lavanda è stata posta nei nostri giardini o terrazzi è importante mantenerla nel migliore dei modi, in questo modo potrà crescere rigogliosa e per molti anni. In seguito le principali operazioni da prendere in considerazione:

  • Fertilizzazione minerale 2-3 volte l’anno, cercando di interrare il concime nei primi centimetri di terreno.
  • Irrigazione frequente ma non abbondante, per evitare eventuali marciumi dovuti al ristagno idrico.
  • La potatura è legata tendenzialmente alla raccolta dei fiori, che deve avvenire a massima fioritura così da avere l’effetto ornamentale per più tempo possibile.
  • Per ridurre il numero di infestanti in prossimità della pianta è buona pratica la pacciamatura, che aiuta anche alla protezione dal freddo invernale.
  • Le malattie della lavanda, sebbene sia rustica, sono presenti in varie forme. Se l’attacco è, nel caso più grave, da Armillaria è necessario eliminare la piante. Se l’attacco è determinato da insetti, si possono utilizzare prodotti specifici, cercando di non interferire con l’impollinazione.

Conclusione

La lavanda è una pianta molto bella a livello ornamentale e può adattarsi molto bene ai nostri ambienti. Oltre a questo è anche molto utile per l’impollinazione e con il suo nettare viene prodotto anche il miele di lavanda. Infine è una pianta aromatica e medicinale ricca di oli essenziali e resine, utilizzati per la produzione di profumi, cosmetici, gomme e colori, ma anche in ambito farmaceutico e medicinale.

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